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Anche Pinterest userà i dati degli utenti per l’IA

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Pinterest ha recentemente aggiornato la sua privacy policy per chiarire l’uso dei dati degli utenti e delle immagini presenti sulla piattaforma nel training dei suoi strumenti di intelligenza artificiale (IA). Questo cambiamento ha sollevato dibattiti tra i creatori di contenuti e gli utenti della piattaforma.

Pinterest e l’uso dell’IA: cosa cambia

La nuova clausola, pubblicata sul sito ufficiale di Pinterest, specifica che l’azienda utilizzerà le informazioni degli utenti “per addestrare, sviluppare e migliorare la nostra tecnologia, come i nostri modelli di machine learning, indipendentemente da quando i Pin sono stati pubblicati”. In altre parole, qualsiasi contenuto caricato sulla piattaforma dal 2010 a oggi potrebbe essere utilizzato per addestrare modelli di intelligenza artificiale.

Pinterest ha dichiarato che l’obiettivo di questo utilizzo è migliorare i propri prodotti e servizi, offrendo nuove funzionalità agli utenti. Tra le tecnologie più recenti sviluppate dall’azienda ci sono strumenti di ricerca basati sulla tipologia del corpo e una suite pubblicitaria potenziata dall’IA, che ha già portato a un aumento della spesa pubblicitaria sulla piattaforma. Inoltre, Pinterest sta lavorando a un modello IA chiamato Pinterest Canvas, pensato per migliorare le immagini e i prodotti già presenti sulla piattaforma.

Un’opzione di opt-out per gli utenti

L’aggiornamento della privacy policy ha introdotto un’opzione per disattivare l’uso dei dati personali nel training dei modelli IA. Tuttavia, questa funzione è attivata di default, il che ha generato critiche da parte di alcuni utenti che avrebbero preferito un consenso esplicito piuttosto che un’adesione automatica. Inoltre, Pinterest ha sottolineato che i dati dei minori non verranno utilizzati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.

L’aggiornamento arriva in un momento in cui Pinterest deve affrontare un’altra sfida legata all’intelligenza artificiale: la proliferazione di contenuti generati artificialmente, spesso di bassa qualità. Secondo un’indagine di Futurism, molte ricerche sulla piattaforma restituiscono risultati saturi di immagini e testi generati dall’IA, spesso collegati a siti con scarsa credibilità che mirano a monetizzare tramite pubblicità.

Pinterest ha dichiarato che sta lavorando a strumenti per etichettare i contenuti generati dall’IA, in modo da fornire un contesto più chiaro agli utenti. Tuttavia, al momento, queste etichette saranno visibili solo dopo che un utente clicca su un Pin per ingrandirlo.

Un trend nel mondo tech

Pinterest non è l’unica azienda ad aver aggiornato le proprie politiche per l’uso dei dati degli utenti nel training dell’IA. Anche colossi come Meta (Facebook e Instagram), Google e Reddit hanno adottato strategie simili. Mentre Meta e Google utilizzano i dati per alimentare modelli linguistici avanzati, Reddit ha scelto di monetizzare i propri dati vendendoli a sviluppatori di IA.

Le reazioni degli utenti non si sono fatte attendere. Sul subreddit r/Pinterest, alcuni hanno espresso frustrazione per la scelta di rendere l’opt-out non predefinito, ritenendo la pratica poco trasparente. Altri hanno criticato l’impatto dell’IA sul contenuto della piattaforma, temendo che i contenuti generati automaticamente possano sovrastare quelli creati dagli utenti reali.

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