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Cybersecurity, con gli agenti AI diventa una battaglia tra macchine

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Le piattaforme agentic AI stanno trasformando la cybersecurity, passando da reazione a vulnerabilità a difesa automatica in tempo reale. Invece di attendere l’intervento umano, ora è l’intelligenza artificiale a identificare e neutralizzare i rischi, instaurando un vero duello tra macchine.

Il vantaggio dell’autonomia nella risposta

Finora, il ritardo tra la scoperta di una falla e l’applicazione della patch rappresentava un rischio significativo. L’adozione di piattaforme AI autonome riduce drasticamente questo intervallo temporale, consentendo interventi immediati non appena viene rilevata una minaccia. Aziende e COO segnalano che l’implementazione di sistemi AI per il monitoraggio e la gestione delle minacce è passata dal 17 % nel maggio 2024 al 55 % nell’agosto dello stesso anno, segno dell’accelerazione nella digitalizzazione della difesa informatica.

Autonomia = responsabilità: il nodo della governance

L’aumento dell’autonomia porta con sé nuove sfide normative e gestionali. CISO e CFO si chiedono: «Chi decide?». Se un agente disconnette un sistema critico o non rileva una violazione, chi è ritenuto responsabile? Per questo è fondamentale garantire:

  • Audit trail: registri che tracciano decisioni algoritmiche.
  • Trasparenza: spiegazioni leggibili per le azioni intraprese.
  • Controlli umani: fasi di verifica e supervisione su decisioni cruciali.

Difesa ai margini: protezione estrema

La sicurezza ai margini (edge security) sta diventando essenziale. Con la diffusione del lavoro ibrido, ogni dispositivo – da smartphone a browser – rappresenta un possibile punto vulnerabile. L’automazione AI porta la difesa fino al “bordo” del perimetro aziendale, rendendo necessario un approccio olistico all’interno di tutta la rete.

Il ruolo dell’orchestrazione nell’ambiente AI

Secondo Mark Sundt, CTO di Stax, l’agente centrale di orchestrazione è cruciale: coordina altri agenti, garantisce flussi logici e gestisce dipendenze (es. prenotazione auto dopo conferma volo). Senza di lui, si rischia che gli agenti operino in modo disallineato, compromettendone l’efficacia.

Strategia: sperimentare con criterio

Per WEX CDO Karen Stroup, la chiave è sperimentare in modo disciplinato. Le aziende dovrebbero:

  1. Selezionare aree a basso rischio ma ad alto valore potenziale.
  2. Misurare ROI: evitare implementazioni basate solo sull’entusiasmo.
  3. Incrementare progressivamente autonomia e potere decisionale delle AI.

Verso una difesa automatizzata, ma consapevole

Il passaggio alla difesa automatizzata tramite agentic AI non rappresenta solo un miglioramento tecnologico, ma una vera rivoluzione nella governance aziendale. Occorre un equilibrio tra capacità operativa, controllo umano e responsabilità legale. Le aziende che sapranno integrare questi elementi saranno in vantaggio nella nuova battaglia tra macchine.

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