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OpenAI estende a tutti gli utenti la funzionalità di memoria di ChatGPT. Preoccupazioni per la privacy
OpenAI ha annunciato un importante aggiornamento per ChatGPT: la funzione di memoria automatica, finora riservata agli utenti a pagamento, è ora disponibile anche per chi utilizza il servizio gratuitamente. Da giugno 2025, il modello può ricordare elementi delle conversazioni recenti senza che l’utente debba salvare manualmente alcuna informazione. È un cambiamento che modifica profondamente il modo in cui si interagisce con l’IA, rendendo l’esperienza più personalizzata e fluida.
Come funziona la nuova memoria
La memoria di ChatGPT si articola ora su due livelli distinti:
- Ricordi espliciti: informazioni che l’utente chiede esplicitamente al chatbot di ricordare.
- Storia automatica: frammenti delle conversazioni recenti vengono salvati e usati per migliorare la coerenza delle risposte.
Questa capacità è più estesa per gli utenti Plus e Pro, che possono contare su una memoria più ampia e duratura. Gli utenti del piano gratuito, invece, beneficiano di una memoria limitata alle interazioni recenti, utile però per evitare di ripetere le stesse informazioni ogni volta che si apre una nuova chat.
Personalizzazione utile, ma attenzione ai rischi
Tra i vantaggi più evidenti di questa evoluzione c’è la possibilità per ChatGPT di ricordare preferenze, progetti, stili di scrittura o contesti specifici. Un grande aiuto per chi usa il chatbot in ambito professionale, educativo o anche solo per organizzare la vita quotidiana.
Tuttavia, emergono anche alcune criticità. La memoria automatica può sorprendere l’utente richiamando dati non richiesti, creando un effetto “dossier” che solleva dubbi sul fronte della privacy e della trasparenza. Non sempre è chiaro cosa il modello stia memorizzando, né per quanto tempo.
Inoltre, la memoria non è infallibile: può introdurre imprecisioni, confondere nomi o dati, o basarsi su dettagli non più rilevanti, compromettendo la qualità delle risposte.
Controllo e trasparenza: cosa può fare l’utente
OpenAI ha previsto diversi strumenti per garantire agli utenti il controllo completo sulla memoria:
- Si può disattivare la funzione in qualsiasi momento tramite le impostazioni.
- È possibile consultare l’elenco dei “ricordi” salvati, modificarli o eliminarli singolarmente.
- Con la modalità “chat temporanea”, si possono avviare conversazioni che non verranno memorizzate, una sorta di navigazione in incognito.
In questo modo, l’utente può decidere in ogni momento cosa condividere e cosa no, rendendo l’esperienza con l’IA più sicura e consapevole.
