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Cloudflare pronto a bloccare lo scraping di contenuti da parte dell’AI

Cloudflare ha annunciato una mossa decisa contro lo scraping AI: da ora, bloccherà per impostazione predefinita i crawler usati dalle aziende di intelligenza artificiale per raccogliere contenuti web. Una decisione che punta a tutelare i creatori, sempre più esposti al prelievo automatico non autorizzato dei loro materiali.
“Stiamo restituendo ai creatori il controllo sui propri contenuti,” ha dichiarato Matthew Prince, CEO di Cloudflare, sottolineando che il consenso esplicito diventerà la regola per l’accesso da parte dei bot AI.
Nasce “Pay Per Crawl”: monetizzare l’accesso dei bot
Insieme al blocco automatico, Cloudflare ha introdotto “Pay Per Crawl“, una nuova funzione che permette ai siti web di autorizzare il passaggio dei bot AI solo dietro compenso. Questo sistema trasforma lo scraping AI da prelievo gratuito a interazione regolamentata.
“Le aziende di AI non possono semplicemente prendere tutto da internet senza chiedere il permesso o pagare,” ha ribadito Prince, chiarendo la direzione intrapresa.
Il sostegno degli editori e il futuro del web
L’iniziativa ha già raccolto l’appoggio di grandi editori come Condé Nast, Reddit, The Atlantic e Associated Press. “È un passo importante per stabilire uno standard etico sull’uso dei contenuti online,” ha dichiarato Roger Lynch, CEO di Condé Nast.
Con l’adozione crescente di strumenti basati su AI generativa, il traffico diretto ai siti è diminuito, causando un calo delle entrate pubblicitarie. Regolamentare lo scraping AI diventa dunque cruciale per l’equilibrio economico dell’ecosistema digitale.
Verso un web più giusto e sostenibile
Il blocco dei crawler AI e il nuovo modello di compensazione introdotti da Cloudflare segnano un punto di svolta. Consentire ai creatori di scegliere se e come i loro contenuti vengano utilizzati da sistemi di intelligenza artificiale significa difendere il valore del lavoro intellettuale.
“Se vogliamo un web sostenibile, dobbiamo premiare chi crea valore e non solo chi lo sfrutta,” ha affermato Prince. Un principio semplice, ma rivoluzionario nel panorama attuale dominato dai grandi modelli AI.