AI
Andy Jessy (CEO Amazon): “Serviranno meno lavoratori per le mansioni toccate dall’AI”

Durante un’intervista con CNBC, il CEO di Amazon, Andy Jassy, ha dichiarato che l’adozione accelerata dell’IA generativa comporterà “meno persone che svolgono alcuni dei lavori che la tecnologia inizia ad automatizzare”. Secondo Jassy, questo trend non sarà transitorio: nei prossimi anni l’organico aziendale sarà ridotto grazie ai guadagni di efficienza offerti dall’intelligenza artificiale .
Automazione sì, ma anche nuove opportunità
Tuttavia, Jassy ha precisato che l’IA creerà nuovi ruoli legati allo sviluppo e manutenzione di sistemi di IA e robotica, come testimonia l’apertura di oltre 500 posizioni in questi settori. L’intento, sostiene, è liberare i dipendenti da compiti routinari per renderli più creativi e strategici.
Il percorso già avviato
Amazon ha già tagliato quasi 28.000 posti dal 2022, in parallelo a continui investimenti in IA. L’azienda sta sviluppando più di 1.000 strumenti generativi, capaci di automatizzare attività come programmazione, sintesi di informazioni e gestione di trasferte .
Allo stesso tempo, l’azienda ha introdotto oltre un milione di robot nei suoi magazzini, che già gestiscono circa il 75% delle consegne globali. Anche qui gli obiettivi sono aumentare sicurezza e produttività, non solo sostituire i lavoratori .
Implicazioni per il mondo del lavoro
Le parole di Jassy si inseriscono in un contesto più ampio, in cui tanti CEO – da Ford a JPMorgan – stimano che l’IA potrà sostituire una parte significativa dei ruoli white‑collar. Esperti come l’economista MIT David Autor mettono in guardia sull’abbassamento del valore di competenze tradizionali, con la prospettiva di una crescente polarizzazione del lavoro.
Come prepararsi secondo Jassy
Andy Jassy esorta i dipendenti Amazon – e implicitamente tutti i lavoratori – a:
- Abbracciare l’IA, sperimentandola e partecipando a training dedicati
- Adattarsi e riqualificarsi, puntando su competenze tecniche e creative non automatizzabili